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PRIDE

Milano, ITALY, 2014

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L’Italia, stato laico per definizione ma cattolico per necessità, storicamente si è sempre mostrato riluttante verso l’accettazione delle libertà sessuali. Dall’ultimo rapporto Istat del 2011 si stima che la popolazione omosessuale/bisessuale ammonta a circa 1 milione di cittadini, 2 milioni circa hanno dichiarato invece di aver sperimentato nella propria vita l'innamoramento o i rapporti sessuali o l'attrazione sessuale per persone dello stesso sesso. Nonostante questi numeri, l’OMO-TRANS-FOBIA (così definita la pratica discriminatoria verso trans ed omosessuali) è un sentimento che riguarda ancora la maggioranza della popolazione. Negli ultimi anni però questo atteggiamento discriminatorio è venuto sempre meno anche grazie alla nascita di associazioni e gruppi, come l’Arcigay, che difendono i diritti della comunità gay. Oggi si tenta di compiere un ulteriore passo avanti verso la completa accettazione dei diritti della comunità omosessuale, prova ne è anche l’istituzione di un evento annuale di portata nazionale ed internazionale, il GAY PRIDE, dedicato all’espressione e celebrazione della libertà omosessuale che coinvolge persone di tutte le età e orientamenti sessuali. La manifestazione si conclude con una parata durante la quale, tra costumi sgargianti e musica di tendenza, si innalza un’invocazione all' “Uguaglianza nella Diversità” in nome di una libera espressione della propria sessualità.

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Italy, a secular state by definition but a Catholic by necessity, historically has always been reluctant to accept sexual freedoms. From the last Istat report of 2011 it is estimated that the homosexual / bisexual population amounts to about 1 million citizens, about 2 million said instead of having experienced falling in love or sexual relations or sexual attraction for people of the same sex. Despite these numbers, the OMO-TRANS-FOBIA (thus defined the discriminatory practice towards trans and homosexuals) is a sentiment that still affects the majority of the population. In recent years, however, this discriminatory attitude has become less and less also thanks to the birth of associations and groups, such as Arcigay, which defend the rights of the gay community. Today we try to take a further step towards the complete acceptance of the rights of the homosexual community, proof is also the institution of an annual event of national and international scope, the GAY PRIDE, dedicated to the expression and celebration of homosexual freedom that it involves people of all ages and sexual orientations. The event ends with a parade during which, amid gaudy costumes and trendy music, an invocation to "Equality in Diversity" rises in the name of a free expression of one's sexuality.

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